sabato 17 dicembre 2011

sine nomine

per le comunità rom
per Mor Diop e Samb Modou
per tutte le vittime senza nome


in principio era il logopedista
il logorroico l'afono
sotto mentite spoglie mortali
sotto falso nomen omen
sotto copertura di campo
innominabile ignoto sempre
in incognito inscatolato
sussunto in nero garantito
l'anonimato senza documenti
falsi incomprensibilmente fuori
campo incompreso dismemorato
solamente enumerato e
                  annichilito

martedì 29 novembre 2011

assenze / subalternità

in un certo senso ai lati della bocca
a latere in senso lato
in limine quindi in contumacia
con la coda dell'occhio tra le zampe
sul ciglio della strada
alla fine della fiera in fin dei conti
a parte tutto alla fine
della tenzone la deiezione
a detrimento del senso ai
sensi dell'art. perdere i sensi
alle corde all'angolo alla
fucilazione a termine infatti
anfratti in frantumi a pezzi
a brani a margine un vuoto a perdere

lunedì 28 novembre 2011

brutto sonetto post-fordista

la banchisa di un bus che non arriva
e dagli oblò delle vite incagliate
però né evitate silouettes
viste lamate dell'occhio di bue

delle merci delle mascelle d'asino
dei tramonti populisti dei mai
neutrali scaffali + linearmente
tagliati i lavori morti e sepolti

né uterini trapassati i monti
di venere alle velocità nuove
tagliati sradicati e alla curva

rifiuti buttati ovunque appare
incendiata la città proprio mentre
qui non dormono nemmeno le c

sonetto del regime democratico

un indegno responso oracolare
a rigore la crescita del pene
nella monarchia prostituzionale
che ci taglierà responsabilmente

tutto il pene cresciuto con rigore
tutto eretto il pene dai cittadini
eletto sulle macerie e in una
qualsiasi erezione tagliato a pezzi

il pene tecnicamente nella gola
della cabina-armadio elettorale
che mimetizza la palude del

paese che voleva farci scappare
il morto portare a nuove stagioni
di attentati cioè lo stato e poi, dopo?

giovedì 13 ottobre 2011

doppio sonetto al sonno italiano (materiali per le celebrazioni)

quando il mare comincia a restituire
il trattamento non deve essere
i primi cadaveri in una bara
sintetizzato da dente per dente
d'acciaio che non ha nome ma solo
ma bensì da testa per dente lui
un numero un buco con un diametro
grida italia e tutti devono alzare

di circa un metro e mezzo e decine
il pollice e rispondere uno un
di corpi alcuni ridotti a brandelli
cavallo bardato per l'occasione
di coloro per i quali la morte
rotolò a terra mentre attualmente
non è completamente accertata
è consentito a chiunque di dire

una ferita lacero-contusa
quello che pensa a marzo lo sterminio
di forma irregolarmente stellata
degli indovini e dei cantastorie
con frattura di alcune falangi
che stavano annunciando nelle loro

e lesione da taglio al primo dito
profezie la fine: nessuno è
e la cui pelle non conta mai niente
stato condannato nessuno è
di fronte ai dividendi dei padroni
stato allontanato nessuno è



("[...] solo per l'umanità redenta il passato è citabile in ognuno dei suoi momenti." W. BENJAMIN. e se per un segmento dell'umanità ciò non accade o non viene fatto accadere, è il nazionalismo. cioè ciò che accade in un anno di celebrazioni per la nascita di uno stato-nazione. quindi questi materiali riprendono 14 momenti della storia di questo stato-nazione che vengono dimenticati: ustica, l'affondamento della kater i rades, la strage di bologna, piazza fontana, la risiera di san sabba, il cie di lampedusa, l'omicidio giuliani, l'omicidio pasolini, la repressione italiana in jugoslavia '42, torture e stupri in somalia '93, la p2, il vajont, l'eccidio di debre libanos, portella della ginestra. materiali trovati, quando possibile, nei quotidiani.)

venerdì 23 settembre 2011

prima o poi

prima o poi verranno a prenderci tutti
che questi per tre soldi bastonano
si accoltellano issano la bandiera
bianca alla porta e giù scaraventano

espettorando di continuo loro
democrazie ci tagliano il linguaggio
disunghiano fino al fonema per
potare l'acqua portabile al proprio

mulino bianco controllatamente
demolito in deroga al rogo de
roma al contrattor e all'atto il programma

da portare a termine con la tèrmite
all'isola tremite la termìte
spiaggiare e un ciclo di lemming aprire

domenica 28 agosto 2011

sonetto per organismi geneticamente modificati dalla gioventù

sceso dalla papa-mobile uscito
dalla papa-caverna per l'incontro
coi papa-boys (boys boys i'm looking for
a) il papa al volante il papa errante

papa & robin l'infallibile fiuto
del papa per la relatività
(dacci oggi il nostro papa quotidiano)
nei call-center confessionali il papa

vi assholve, tumorati di dio di
massa personalizzati alla fiera
delle vocazioni dei vocativi

col cazzo dritto nei preservativi
e condona i nostri debiti non
farci pagare l'ici, strozzacani

domenica 14 agosto 2011

sonetto del pareggio di bilancio

sputata la luna pomeridiana
o viceversa è il colpo di coda
neoliberista allo scoccare della
mezzanotte come di una sassata

alla vetrina una scarpa chiamata
al cellulare centesimi 9
al minuto di nuovo ci riduce
all'ablativo pure per le lune

piene defenestrate nel linguaggio
incomprensibile di un corpo qua
squartato ridotto a brodo di cielo

di giuggiole di polveri sottili
atomizzata la piana abusiva
da sempre militarizzata etc.

martedì 2 agosto 2011

schiere

1.
schierata la schiena
                 bianca come
                        lama
arenata
o scoglio naufragico per i pesci
tutti i pesci
             gegen die
qualsiasi cosa
              le tue ciglia
portino come vessillo piuttosto
 occhio di linciaggio
 sempre la stessa cosa
                 rabdomanticamente
nel linguaggio cercare
tutti i pesci morire piuttosto

2.
schierati i bicchieri della sera
a galla a malapena a
  gambe all'aria
piuttosto di o in alternative
              ci chiedevamo
in tempi di foi gras-
se fossimo
come a genova
come a susa nell'occhio
del ciclone ma in quell'occhio
è quiete non succede
niente ed io per sempre distante
a ecbatana di media
 in media quanti sbirri
  per manifestante quanti infiltrati
        ci chiedevamo

3.
ma nel computo vanno
      pure i mezzi
cioè le armi schierate
 schiera contro schiera la sera
 alla diaz
    a bolzaneto
a sancire in sentenza che
val più una vetrina che una persona
(al muro alla sbarra
         alla berlina)
che è questa la globalizzazione
è scritto sulla squama dei tetti
in vlašská 4
agli schiocchi delle taccole
                     in strada
a muso duro muro a muro

4.
che questa è la globalizzazione
lo vediamo nelle schiere
di turisti abbarbicati
           ai cambiavalute
gocciolanti le economie allo sfascio
viscere addentate ghermite
              alla torre più alta
                 al castello
e cambiando coordinate cambise
  fratricida a susa
non sta per un fratricidio in valsusa
  ché si supporrebbe una parentela
l'esser figli di uno stesso potere
mentre patria è il frutto di un'impostura
  non di un'imprecisione

5.
nell'impostura dei tempi
l'essere figli di uno stesso potere
che è questa la globalizzazione
piuttosto cercare l'occhio
       del linciaggio
il morire di tutti i pesci
contro un muro sempre nella stanza
accanto i pesci dell'immaginario
sociale schierati
                 sulla tua
                          schiena
      cubista come trave a vista
nell'occhio occidentale quindi
rifiuto ammasso residuale
l'affogare la pelle a palle
              in alternative di pilsner (30 kč)
naufragare

lunedì 27 giugno 2011

la rima è banale

   ed è vero che
ogni tempo ha il suo
  di fascismo
e che questo è (non è un truismo)
onnicomprensivo e
         pervadente
e come lente monitorante
ma il fascismo è una
  controrivoluzione
             permanente
non solo preventiva
 o gengiva piorroica
             o risorgiva (come
a pontida) sbavosa letamosa
che si alimenta dello
    strabismo
     dello stragismo
dei popoli delle scimmie
seduti e sedati a freddo
conglomerati bitumosi
        dei propri buchi nello
  stomaco-trogolo
quindi noi (anche senza
lucciole per lanterne)
              un'altra
un'altra cosa ci occorre di fare
riconoscere e nominare
    ogni fascismo che compare
quando non impediamo
      a militare+carabiniere
    di controllare i documenti
a un tunisino alle 8 del mattino
perché lontano dagli occhi
lontano
non ricordiamo napolitano
istitutore di
       campi di concentramento
ehi, ma solo temporaneo
e nel mediterraneo
i respingimenti li ho inventati io
    e il manganello mio zio:
per il finale la
   rima è banale
è come il male è
che maroni roberto è un criminale

giovedì 9 giugno 2011

nonostante tutto

come se
     senza esseri umani
venisse meno la xilografia
espressionista dell'ostinata
geometrizzazione di territorio
                 dispositivo
                 di cattura
dei pini domestici o di una dafne
- sempre preclusa - che arbor è
arbusto arborescente arbinàr
(dialettale per abbinare
e raccogliere) non lauro non l'aura
e arbor continuamente porphyriana
               non è naturale mai
tutto finito, finalizzato al-
l'allea albus dei pioppi cipressini
nero-controlucani che
ci fanno la carta
ma nonostante tutto
voterò sì per l'acqua
          contro il nucleare

domenica 29 maggio 2011

addio

al cielo che si aggruma
ciglio con ciglio macellano
halalmente il pomeriggio
le insegne di un locale vuoto
nell'intermittente imbarazzo
di un addio in ritardo in difetto
fuori tempo massimo sempre
dilaniate le muse su
manifesti stracciati gli
intonaci senza più unghie
- perché era un addio,
lo sappiamo entrambi - impiccati
ad un telefono che è
la misura del nostro
essere precari perché
chi ora lavora crepa uguale

giovedì 10 marzo 2011

si tratta

si tratta di trovare
una soluzione nell'esplosione
il riflesso la riflessione non
la soluzione di continuità
di un sole che buca il traffico
non l'insensatezza quotidiana
di aprire porte sempre
ugualmente richiuse non
i gesti del postino
che chiede segni d'autenticazione
la firma sulle ricevute
di ritorno principium
individuationis codice iban
n° di matricola (dicevi)
per ogni posto una tessera
diversa e contavamo le nostre
reificazioni mosaici telefonate
l'esplosione della merce cioè
che ci dovrebbe riflettere
(ripeto) le tessere le cartoline
postcoitali postkarten postreme
la certificazione l'enumerazione
l'esistenza in vita
quello che cerco insomma di
dire è
che non è questo che
ci fa ma, OTTAVIA, una visione
l'allucinazione da antibiotici
l'esplosione finalmente in un
ioⁿ - l'anagramma
per la polmonite (ora sono le
tre e ho solo un
raffreddore) del
linguaggio (non
un discorso di circostanza)