domenica 23 novembre 2008

FRAMMENTO N° 2

verifichiamo bandito appalto messo
al bando appunto o sospeso il
lavoratore trovato in stato di
manifesta ubriachezza disturbo
comportamentale stati di aggregazione
di un'identica forma feticistica
sociale trasformazione di energia
umana in generalizzazione di una
dipendenza servile dipendenza sociale
è diventata un rapporto astratto
che elabora al massimo il controllo
sul corpo promuovere scioperi
(jamais, jamais je suis en) generali
selvaggi a tempo indeterminato
inversamente proporzionali ai nostri
contratti e a molte cose che la
ragione non t'induce, t'induce la
necessità ma comunque questo è
l'essenziale, divide ripetere tutto
all'infinito come un disco rotto
tertium non datur

FRAMMENTO N° 77

nella notte macerie i cantieri
deserte fotoelettriche mangiate
il campanile d'arrivo linea
di fuga da piazza postojalyi
da lasciare memoria scaricata
negli immondezzai cimiteri
di tutti i nostri desideri
tecnologici intombati nella
stamina della città in via liguria
tra i prefabbricati quello che
resta vecchie case mezze cadenti
solitudinem faciunt ai margini
del paese spazio privo di spazi
di socialità confini ready-made
agìto spazio sciaguattato
esperito e addio ai semafori

lunedì 10 novembre 2008

sabato 8 novembre 2008

el nico

"gli uomini non operono mai nulla bene se non per necessità"
N. MACHIAVELLI

mercoledì 5 novembre 2008

zapping

rollo una sigaretta con l'ultima cartina schivare pozzanghere carnivore e contratti i termosifoni sono i cambiamenti climatici un'altra televisione accesa defenestrare i padroni tutto è cambiamento tutto è come prima che tornasse il nuovo sole scheletrico ruggine nelle articolazioni l'epitelio è una ginnastica sociale muoiono le parole come meduse fuor d'acqua un'acqua profondamente politica le deiezioni da comporre per le emicranie i corpi sono città bombardate e ci lasciamo piovere addosso come da un frullatore aperto

domenica 2 novembre 2008

c'è crisi

c'è crisi / dappertutto si dice così. crisi economiche crisi esistenziali crisi sociali. le foglie si accartocciano sui platani le auto sulle statali. che fare / come fare? benvenuti ancora nel precariato. la cassa integrazione le elezioni nell'impero i tagli il grande crack kossiga i fumi delle ciminiere i jeans strappati di GIORGIO le manifestazioni. occhio ai divide et impera. e quello che si deve è, irrimediabilmente, politico. come qualcosa che ti gira sopra la testa un livello altro non come i passi al piano superiore. che il lontano si senta qui, ora. anche se sarà. le sagome delle gru nel cielo sbiadito gli stabili sfitti gli operai morti nei cantieri. il fiume scorre verosimile come qualsiasi altra volta.
"[...] spingere continuamente per allargare gli spazi di socialità"