giovedì 4 ottobre 2007

nella vignetta delle signore

FRAMMENTO N° 12305

nella vignetta delle signore

FRAMMENTO N° 60



immersi in reale causticità
il programma di suicidio
           automobilistico
invece della rivoluzione
i pampers ultra i conti bnl
o uno svelto gel attivo
   ma l’istituzione stessa del governo
in breve le merci
 noi replicanti di lavoro morto
 non si rinnova l’en/ciclica
smembramento frana
l’incessante presenza franta
del corpo o (distaccarsi)
la luna necrosi putre/scienza
tumorale contrazione vermicolare
nessun oltre che
si nasce in

martedì 2 ottobre 2007

v-day e liste civiche

il ritardo è parecchio, ma le riflessioni sono le stesse. mediate attraverso cit/azioni di chi può certamente dir meglio. e come sempre incritichitevi nel mutar i mutanda


"[…] All’accettazione beata dell’esistente può anche unirsi come un’unica cosa, la rivolta puramente spettacolare: ciò traduce il semplice fatto che l’insoddisfazione è divenuta essa stessa merce […]"
G. DEBORD




"LA COMUNITÀ TERRIBILE è una somma di solitudini che si sorvegliano senza proteggersi."


"LA PARTE DI UMILIAZIONE e di avvilimento degli uomini consiste nell’obbligo di esibire costantemente le proprie capacità in una qualunque forma della performance viriloide. Il controtipo non ha spazio nell’economia affettiva della comunità terribile, in cui solo lo stereotipo, in ultima analisi, prevale; solo il Leader è oggettivamente desiderabile. […]"


"OGNI COMUNITÀ TERRIBILE ha il suo Leader, e viceversa."


"[…] E di nuovo, ci sono le manifestazioni. Le manifestazioni ammazza-desiderio. In cui non succede niente.

E che non manifestano più nient’altro

che l’assenza collettiva.

Per sempre."


"[…] È dunque attraverso le lotte sociali e non contro di esse che il Capitale si è installato nel cuore dell’umanità, che quest’ultima se n’è effettivamente riappropriata fino a diventare, letteralmente, il popolo del Capitale. […] Oggi, il movimento sociale, con i suoi neo-sindacalisti, i suoi militanti informali, i suoi spettacolari portavoce, il suo nebuloso stalinismo e i suoi micro politici, è l’erede del movimento operaio: contratta con gli organi conservatori del Capitale l’integrazione dei proletari nel processo di valorizzazione riformato. In cambio di un riconoscimento istituzionale incerto – incerto in virtù dell’impossibilità logica di rappresentare il non rappresentabile, il proletariato – il movimento operaio e poi sociale si è impegnato a garantire la pace sociale al Capitale. […]"
TIQQUN